sabato

Nota 1.Postproduzione da quale produzione di cultura cos' è la controcultura.

La postproduzione come percorso individuale o di più persone attraverso contenuti messi in una sequenza casuale.La controcultura come decisione di dare un tema alla scelta della produzione culturale da valorizzare per un fine.


In Max Weber ,invece,si trova il concetto di capitalismo non alla base del consumismo,ma alla base dell'impulso etico ,collegato a differenti culture religiose nell'Europa dell'inizio del XXI secolo , a intendere il lavoro solo come modo per procurarsi da vivere ,ragione di vita o meccanismo del quale l'uomo è solo un ingranaggio ,che può produrre eccedenze da tesaurizzare o meno ,e le ragioni ,i mezzi e le resistenze che il capitalismo ,inteso soprattutto come produzione di eccedenze, da tesaurizzare o meno,e le ragioni ,i mezzi e le resistenze che il capitalismo ha incontrato nel suo instaurarsi.


Cito l'opera di Umberto Eco a proposito della controcultura:

' ESISTE LA CONTROCULTURA?

"Controcultura " è un termine inflazionato:come Resistenza o Territorio.Sono quei termini che ,a pronunciarli,si fa sempre una bella figura.Nessuno è contro la Resistenza ,nessuno sostiene che non si debbano studiare i problemi del territorio,nessuno si azzarda ormai a dire che le manifestazioni di controcultura siano un fenomeno negativo .

Come sempre ,in questi casi ,bisogna rifondere il concetto attraverso una indagine lessicale :e non solo badando a ciò che dicono i dizionari ,ma anche agli usi quotidiani .

Se "controcultura" è termine inflazionato dovremo ammettere che ciò accade perché altrettanto inflazionato è il suo antonimo:"cultura",almeno una intende una accezione del tutto diversa da quella degli altri due.

E dunque per definire i fenomeni di controcultura occorre definire cosa intendiamo per cultura.
Altrimenti il discorso è bloccato sin dall'inizio.


La nozione di cultura

E' ovvio che se per cultura si volesse indicare il possesso di un patrimonio di sapere ,per controcultura non si potrebbero intendere che due cose :o la mancanza di tale possesso o il possesso di un sapere altro .
Ma nel primo caso avremmo l'ignoranza pura e semplice ,nel secondo una seconda forma di cultura :Galileo possedeva un sapere altro rispetto a quello della fisica della tarda scolastica ;possiamo parlare di controcultura a proposito di Galileo senza elaborare una metafora di battaglia?Quando oggi si parla di controcultura si allude ovviamente a culture di classe ,a cultura giovanile in quanto opposta alla cultura " accademica ",a manifestazioni pratiche di gruppi emarginati che si oppongono alle asserzioni teoriche dei gruppi dominanti,a culture etiche ,subalterne e così via .Una gamma troppo vasta di manifestazioni per potere ricevere una definizione unica senza che si debba mettere in questione la nozione di "cultura"
quale circola nel nostro ambiente culturale (appunto).Ovvero mettere in questione gli usi che si fanno della parola "cultura".O ancora,mettere in luce la polivocità del termine "cultura"[...].

Esempio tipico è il gioco :esso può avere una caratteristica di competitività (ma sfugge a questa definizione il gioco delle bambine con le bambole [NDR Secondo me c'è competitività anche in un gioco di interazione e personificazione di ruoli come questo] ),di dualità(ma ne rimane escluso il solitario a carte ),di esercizio fisico (e ne rimangono fuori gli scacchi),di disinteresse (e vi rimane esclusa la roulette),di dipendenza da regole (ma non vi rientra il caracollare beato di un bambino su di un prato).
[...].

Credo che a questo punto gli usi del linguaggio quotidiano (e la loro critica) siano una spia migliore che le discussioni scientifiche .
Esaminiamo pertanto le definizioni di alcuni dizionari di uso corrente.

Garzanti .Cultura:"Qualità di chi è colto;l'insieme delle nozioni,organicamente apprese,che qualcuno possiede(...) l'insieme della tradizione e del sapere scientifico ,letterario e artistico di un popolo o dell'umanità intera(...) (etnologia)civiltà;anche l'insieme dei manufatti propri di quella civiltà ".

Zingarelli .Cultura:"Complesso di cognizioni ,tradizioni ,procedimenti tecnici ,tipi di comportamento e simili,trasmessi e usati sistematicamente ,caratteristici di un dato gruppo sociale,o di un popolo ,o di un gruppo di popoli ,o dell'intera umanità (...) sinonimo:Civiltà (...) qualità di chi è colto (...) insieme dei manufatti e tecniche proprii di una particolare civiltà,anche scomparsa".

Devoto-Oli Cultura:"Sintesi armoniosa delle cognizioni di una persona ,con la sua sensibilità e le sue esperienze ;dottrina,istruzione (...) serie di cognizioni ed esperienze ,particolarmente chiare ed approfondite,in un determinato campo (...) il complesso delle acquisizioni spirituali di un ambiente determinato (...) ,il complesso delle manifestazioni della vita materiale,sociale e spirituale di un popolo,in relazione alle varie fasi di un processo evolutivo o ai diversi periodi storici ,o alle condizioni ambientali;cultura materiale ,la civiltà studiata attraverso le sue realizzazioni tecniche e sociali".

Ciò che colpisce in queste definizioni non è la varietà di accezioni contemplata [...]. '

Umberto Eco "Esiste una controcultura?"da Civiltà delle macchine,gennaio 1977,in parte V "Potere e contropoteri" in Sette anni di desiderio,3^ed tascabile ,Milano 2004


Marianna Bonina

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