domenica

Paris en liberté al Palazzo delle Esposizioni di Roma

Mostra di fotografie di Robert Doisneau :maschere di sala che si mettevano a commentare a voce alta cosa pensavano di chi guardava la mostra e da dove potevano vedere i movimenti di specifici visitatori.Inqualificabili. Allestimento:uno schifo. quasi impossibile orientarsi ,anche a volere seguire un linea ,spezzata,di temi.Le foto originali poche ,nessuna indicazione sul tipo di sviluppo,molte le fotografie ingrandite a cartello o in serie non originale del fotografo oltre quelle ,a quanto parrebbe,originali.Le foto non sono comunque, nonostante quella del bacio tra la gente abbia fatto epoca,granché.Sono al livello di foto di molti altri fotografi ,anche non noti contemporanei: però aveva conquistato le simpatie di Vogue ,quindi la cosa cambia.L'atmosfera che rievoca è informale e lieve ,persino nelle foto degli anni'40 ,durante la guerra :le foto che molti fotografi avrebbero scartato o fatto scartare per errori ,pettinature da rifare o tagli poco spiegabili ,sono esposte e con tanto di storielle. Ora aprirò una mia impresa di allestimento mostre,con l'impresa a costo un euro, e allestirò le mostre così e con materiali di questo tipo ,eventualmente mostrando copie di ciò che non viene prestato,la maggior parte. L'atmosfera di Doisneau sa dell'atteggiamento furbo che aveva avuto successo nell' evitare le accuratezze estreme di molta fotografia anni '40 e '50.Su quella successiva la differenza si nota meno ,ma suscita disappunto ugualmente,e si nota più delle realtà che mostra.Marianna Bonina

sabato

Controlli epidemiologici non indispensabili

Gli articoli sull'adolescenza dove si parla di controlli di salute non mi trovano d'accordo per i rimandi ai ginecologi e solo per le ragazze.I ginecologi stessi non raccomandano così tante visite ,e in ogni caso una donna non è da catalogare come fobica o non lucida se non desidera visite interne.L'ecografia esterna visualizza la posizione degli organi e la donna può decidere di non volere fare controllare al ginecologo la tonicità dell'utero o del collo dell'utero. Il problema è se il o i partner si rifiutano di utilizzare il preservativo,sopratutto per relazioni di anni ,e bisogna trovare un medico che prescriva la pillola .Teoricamente la può prescrivere anche un medico di base,rimandano al ginecologo perché oggi i controlli epidemiologici sulla diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili ,anche le più comuni e lievi ,li fanno solo sulle donne.Il medico in ogni caso si può cambiare ,evitando di dare riferimenti all'altro o agli altri sui precedenti ,altrimenti ,altrimenti potrebbero consultarsi all'insaputa della paziente e anche se alcuni hanno la faccia tosta di sostenere che devono capirci loro e non importa se la paziente capisce qual è la questione che la riguarda o no ,è bene sia non negoziare i propri stili di vita e le proprie scelte con un solo medico ,sia cambiare ,sia decidere a priori cosa fare sapere e cosa non fare sapere al medico e anche se realmente è necessaria la cosiddetta "ispezione" vaginale ovvero la visita .Dai sintomi espressi e dagli esami strumentali possono prescrivere il necessario ,senza visita,che in ogni caso si può rifiutare.Tenete presente che nei consultori ,e in parte i medici di base,raccolgono anche informazioni "socio-culturali" sui pazienti sulla base di schemi che dovrebbero modificare ,perché dovrebbero occuparsi solo di diagnosi,e non di raccogliere dati.Marianna Bonina

venerdì

Mia replica a piano o mappa del parto :proposte dell'associazione Ostetriche Libere Professioniste


Propongo anche il deposito presso un notaio o un legale per dare valore al documento eventualmente in altre sedi.Temo che possa essere un'arma a doppio taglio per la donna perché potrebbero imporre ancora di più il loro volere ,trincerandosi dietro altri ordini o addirittura altre carte e altre firme.il fatto che venga considerato il volere del padre del nascituro se ancora in una relazione con la madre al momento del parto ,se da un lato coinvolgerebbe il padre del bambino come partner della futura madre ,dall'altro è come se per avere voce il capitolo non sui propri desideri ma sulla proprio volere ,la donna debba mettersi d'accordo con l'uomo,quasi un tutore perché uomo,altrimenti la sua volontà non viene rispettata.lAltro appunto :c'è il rischio che i sanitari ginecologi e osterici ,se "bene intenzionati",dicano che si stanno verificando tutte le condizioni che non fanno applicare il volere della donna espresso nel documento e quindi fanno di lei e del suo corpo quello che vogliono senza che la donna possa trovare la forza di opporre resistenza.Positivo che la partoriente possa chiedere di ottenere il parto in una struttura specificando di non volere alcun controllo,alcuna visita di controllo,chiedendo cioè di avere a disposizione lo spazio per partorire e solo in caso di soccorso per complicazioni essere già nella struttura e alla fine del parto ottenere il certificato del parto dalla struttura,per evitare prolemi con altre figura professionali che nel corso dell'esistenza del bambino lei o il padre o chi rappresenta il bambino possono incontrare e possono chiedere conto di dove,come e con chi è nato:per evitare situazioni ,imbarazzanti,etichettanti ,potenzialmente pericolose da un punto di vista legale e poi si deve andare a dimostrare che se la donna ha scelto di partorire in modo non convenzionale è un abuso professionale in altri contesti crearle o creare al bambino problemi per scelte legalmente (e purtroppo quasi solo teoricamente ) possibili.Marianna Bonina

sabato

Non libertà delle relazioni

Probabilmente perché la Chiesa non si è evoluta ,ma anche per la non esatta conoscenza di ciò che è lecito oppure no,e il timore che indirettamente azioni lecite possano essere considerate anche a livello legale illecite ,vedere i rapporti sessuali tra persone adolescenti che non finalizzano la relazione al matrimonio,oppure tra illibate e non illibati ,questi ultimi che pensano di potere avere conseguenze legali dalla scelta condivisa di avere un rapporto sessuale ,anche se il diritto ufficialmente in materia è stato innovato quarant'anni fa,così come genitori che pensano di potere vendicarsi o di avere qualcosa da pretendere da un ragazzo che inizia al sesso una ragazza o ,a volte,da una ragazza che inizia al sesso un ragazzo ,o comunque in caso di fine di una relazione sulla quale le famiglie puntavano per un matrimonio,ma non per interesse,o non esclusivamente per ciò,ma per non avere la disapprovazione sociale di relazioni per divertimento ,anche se le persone le vivono per questo motivo.La Chiesa ha imposto un'idea di relazione,di dovere ,di peso ,di oppressione,di controllo,di sensi di colpa tramandati come concetto ,in modo che se è per divertimento ,o anche no,si debba confessare la colpa ,ammettere l'evidenza ,di avere vissuto una relazione ,per ogni relazione che si vive , se la relazione è inquadrata in certi canoni formali (matrimonio) e informali (fidanzamento ufficiale) .Altrimenti c'è ancora l'idea che non si è tenuti ad alcun rispetto.La tutela dei figli nati fuori dal matrimonio ,dei figli naturali riconosciuti da uno o entrambi i genitori biologici è un'idea recente,laica ,non ammessa ancora da tutti perché sembra che se si hanno figli accidentalmente allora in automatico chi,madre o padre, li ha concepiti ha l'obbligo di tutelarli anche se non riconosce come proprio figlio quel /quella nuovo/a nato/a. E la Chiesa non ha fatto niente ,a parte le istituzioni caritatevoli come i brefotrofi ,per fare accettare che comunque anche i nati fuori dal matrimonio hanno gli stessi diritti.E quindi i giovani in varie realtà ancora se stanno per diventare genitori vengono obbligati a sposarsi ,o addirittura "per prevenire" ,anche se viene estorta la confessione ,e non in chiesa,che hanno una relazione anche sessuale.E le persone si convincono che quelli che non crescono con la classica coppia sposata allora non crescono come gli altri. Uno che si espresse apertamente ed encomiabilmente sui diritti dei nati fuori dal matrimonio ,specificando "indipendentemente dalle circostanze del concepimento" fu il secondo Presidente della Repubblica.Alla fine degli anni '40 del secolo scorso.Dopo di che ,fino alla fine degli anni '70,tutto tacque.
Marianna Bonina