venerdì

FESTIVAL DELL'ECONOMIA 2014 ,TRENTO

Il festival dell'economia è incentrato sui beni comuni, quindi su chi li tutela o li dovrebbe tutelare. Fondamentale sarebbe la libertà, non in senso economico.
Nel come vengono gestiti i beni comuni, nel come vengono forniti i servizi da parte dello Stato e nella possibilità per ogni cittadina e ogni cittadino, di contrattare come debbono essere effettuati i servizi, le prestazioni a lei o a lui destinati.
Il volontariato è un caso ambiguo, identificandosi con le associazioni, e realtà di persone o servizi e patrimoni per delle finalità filantropiche o mecenatistiche, settore  in cui c'è solo un'attività, più o meno "zelante", che non ha praticamente quasi rendicontazione, o è solo a livello di gestione ,e con il no profit e con le attività non retribuite nelle cooperative cosiddette "sociali" ,di tipo B. E' ambiguo perché in alcuni settori, ad esempio in ambito sanitario, il "soccorso" richiesto dai cittadini o da terzi, è obbligato per la o le persone a cui viene prestato, e spesso arrivano a costringere le persone a comparire nelle accettazioni degli ospedali anche se non lo richiedono.
In realtà ,è trattata la libertà economica nel senso dei privati ,possibilmente esimi ,altrimenti se in attività non estese vengono considerati truffatori, vedi il caso della partita Iva e dell'Iva non versata da parte a punto di privati, di una miriade di privati, dell'esaltante premessa di  Banca Intesa, in cui sono state specificate "E' inutile che dico quali regioni..." per dire che l'evasione sul reddito da lavoro privato è più forte in alcune regioni, e non realtà , di altre. La tutela del "bene comune" quindi è intesa ,gioco di parole, anche dalle persone ,dalle cittadine e dai cittadini, non solo come prevenzione da parte dei politici,donne e uomini.