Visualizzazione post con etichetta discutere. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta discutere. Mostra tutti i post

domenica

Il flusso di coscienza nell'Ulysses di Joyce e il riciclo dei rifiuti parlando di organizzazione politica

Le relazioni umane a volte sono dei giochi dove le regole sfuggono e ci sono dei punti in cui ci si blocca ma non si dice.
L'amicizia a volte può contenere un non detto di riferimenti che non corrispondono.
L'amica che mi dice "Scusa ,ma qua facciamo la raccolta differenziata" e il luogo da cui proviene è uno dell'area dove la raccolta differenziata è andata peggio.
Io che dopo anni altrove ,dopo tanti pensieri su come sarebbero state le nostre vite,la nostra amicizia ,la nostra adolescenza,la nostra giovinezza se fossimo cresciute in quell ' altrove .E non le ho fatto la cronaca per anni ,di tutto quello che se fosse stato altrove sarebbe valso di più.Non le ho detto che l'archeologa che abitava prima di me la casa dove ero vissuta ,e che proveniva da una regione non molto lontana da dove provenivamo noi aveva stabilito che in quella casa si sarebbe fatta la raccolta differenziata e che i rifiuti si sarebbero portati fino ai cassonetti con colori e forme differenti che si trovavano sulla strada o nelle strade non distanti.Non era stata la persona che proveniva dalla stessa regione dove si trova la città dove vivevamo a dire di fare la raccolta differenziata ,perché non era abituata a farla.
Quanti pensieri su ciò che era arretrato e su ciò che era dinamico nei modi di pensare e di vivere.
E quando ci rivediamo con l'amica,pensa che io non ne sappia di differenziare i rifiuti:ora lei pensa ,e in modo esplicito,che qualcosa mi possa scandalizzare di un altro modo di vivere.
"Guarda che da un paio d'anni è porta a porta.E prima ,almeno da dieci ,anche da noi,da me ,quindi per lo meno nelle vicinanze di dove eri tu,c'erano i cassonetti per i vari materiali".
"Aaah sì?!"
E questo era uno scambio precedente.
E la plastica della confezione dei grissini è pulita ,si può mettere nella plastica non nel "secco". Ma non la riprende perché pensa che io mi scandalizzi se riprende qualcosa dalla "spazzatura".Anche se sono pulite le confezioni che ha messo nel sacchetto .Si saranno sporcate nel sacchetto dell'indifferenziata. No,è per il gesto.
E non riesco a non farle pensare che io riderei dietro le sue spalle se ci ripensasse con il rifiuto.
Partecipo ad un incontro virtuale con altri,tra cui qualcuno che conoscevo da tanto tempo ,e mi sorprendo ,ma dopo questo incontro non più di tanto, che "nulla è cambiato". Varie persone si pongono la questione del se sia il caso di risolvere con il riciclo il problema dei rifiuti ,ma non è un pensiero neanche immediato.E allora io commento "Ancora è una questione filosofica" nel senso che si pone quasi una questione "etica" del se è il caso di convincere le persone a fare la raccolta differenziata invece di aspettare che un'amministrazione comunale o un'azienda per i rifiuti li tolga dalla strada.E poi ,dato che il messaggio non era stato letto nell'immediato ,commenti tipo "Ci sono dei messaggi che non si capisce a cosa si riferiscono"No,non ti preoccupare ,tu rispondi solo a quelli che hanno un senso",dice uno a un'altro e io "Mi riferivo al riciclo dei rifiuti" e quello a cui veniva consigliato di rispondere solo ai messaggi che avevano un senso "Ah,siamo al flusso di coscienza dell'Ulisse!".
Sì,è una questione filosofico-letteraria,persino teoricamente scientifica per quanto riguarda l'espressione dell'individualità e di ciò che l'individuo considera una questione preminente da affrontare,ma non antropologica ,non di formazione continua delle persone ,non di gestione, non di comprensione tra le persone,di difficoltà di rimarcare una questione per farla diventare un argomento urgente sul quale mettersi d'accordo.
In fondo nelle affinità tra le persone ci sono barriere di scarti che affiorano e che a volte non fanno capire che ci sono affinità basate solo sulla volontà di essere affini ma non sull'esserlo,il che per un modello di organizzazione della comunicazione tra le persone sarebbe la prova che funziona,perché le persone provano e vivono il sentimento della presenza,della vicinanza ,ma non riescono a rendersi conto che ciò che danno per sottinteso è differente e quindi se devono mettersi d'accordo su qualcosa, per questioni necessarie o evidenziate come tali da voleri superiori,considerano ovvie le idee,i significati ,le reazioni,ciò che c'è da risolvere ,o ovvie delle differenze che sono ovvie solo per loro,e quindi non riescono a mettersi d'accordo o hanno la sensazione ,o la certezza ,che prevalga l'opinione di qualcuno,che a sua volta ha quell'opinione perché così sembra una persona più alla moda o perché influenzata da qualcuno,come se le convinzioni influenzate dalle tradizioni non fossero influenzate.