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martedì

Festival dell'economia, 2015

Il festival quest'anno tratta temi collegati alla mobilità sociale.
Si va dall'apprendere un mestiere con una carriera molto aleatoria, come quelli nel campo artistico, al tentare invano l'accesso nel mondo del lavoro, che si immagina fatto di un solo lavoro, sicuramente non artistico, sicuramente dipendente. Dall'ascoltare il ministro che non vuole che si nomini la parola disoccupazione alla docente universitaria che parla dei diritti di successione e della posizione delle donne e dei figli, di sposati o no.
E' un'occasione variegata, in cui anche le aspettative di relatrici e relatori nei confronti del pubblico sono varie, oltre al dispiegamento di forze dell'ordine,guardie del corpo private e stuard (che rischiano in quanto personale civile che eventualmente mette le mani addosso alla gente), e tutto, o quasi, al maschile. Ci sono infatti caserme che non hanno militari donna, e le agenzie che reclutano personale per gli eventi, per scelta loro o del cliente, in questo caso la provincia di Trento che organizza, reclutano solo ragazzi per fare gli stuard, non proprio buttafuori, ma quasi, esponendoli anche ad eventuali conseguenze legali. Cioè, non è che perché sono maschi sono autorizzati a mettere le mani addosso.

              

lunedì

Conclusione Festival dell'Economia di Trento

L'ultima proposta, dalla teoria dei giochi, è dell'economista che si occupa di econometria Daniel McFadden: la teoria dei giochi, senza dichiarare di utilizzarla e gli eletti (le elette) e le elettrici (gli elettori).
Gli eletti saranno pagati in più in base al benessere sociale che raggiungono e gli elettori potranno giudicare, in giurie, e con una retribuzione, se l'operato degli eletti corrisponde a quanto dovranno prefiggersi.
E' un insieme di teorie che quasi ironizzano sul "comunismo" ,e l'economista applica teorie di gestione aziendale alla gestione politica degli stati ,nella sua ipotesi.
Ma, domando io, è corretto unire denaro e risultati dellìoperato politco? E poi gli elettori, le commissioni, non saranno influenzate dai partiti che comunque decidono prima e fanno decidere anche agli elettori, probabilmente anche in gruppi per valutare i candidati eletti, in base a questioni poste dai partiti stessi?